La noia è un comune denominatore delle nuove generazioni. Il tedio giovanile è un male sotto gli occhi di tutti: c’è chi cerca di porvi rimedio e chi lo ignora. Il problema si sta allargando a macchia d’olio e le conseguenze sono sempre più gravi.
Le famiglie chiedono aiuto, le istituzioni propongono ricette che non sortiscono alcun effetto, i giovani manifestano sempre di più il loro disagio.

Le cause

La domanda che scaturisce davanti ad un malessere di tali proporzioni è: “Quali sono le cause che hanno indotto i giovani a vivere una vita incolore, scialba e senza stimoli?”.
Le opinioni sono diverse e chiamano in causa più fattori. C’è chi afferma che il movente principale del malessere giovanile sia da attribuire alle famiglie, le quali non hanno vegliato come avrebbero dovuto, si sono preoccupate più del benessere materiale che di quello morale e spirituale dei propri figli.
Sono molti coloro che sostengono la tesi che tutto dipenda dal benessere materiale e dal fatto che i giovani d’oggi, avendo più del necessario, sono per questo insoddisfatti.
Non mancano, infine, coloro che pensano che il progresso degli ultimi decenni abbia condizionato negativamente le persone, e i giovani sono i primi a pagarne lo scotto.
Non è certamente nostra intenzione sostituirci “agli addetti ai lavori” con la pretesa di offrire la ricetta giusta, ma possiamo affermare con certezza che la risposta si trova nella Parola di Dio, la quale afferma che senza Dio l’uomo è insoddisfatto e non riuscirà mai ad appagare il vuoto del cuore con i beni materiali: “Come un affamato sogna ed ecco che mangia, poi si sveglia ed ha lo stomaco vuoto; come uno che ha sete sogna che beve, poi si sveglia ed eccolo stanco ed assetato…” (Isaia 29:8).

Le conseguenze

I giovani coinvolti dalla sindrome di una vita vuota, insoddisfatta e delusa, pur di cercare qualcosa che dia loro un pò di colore, di appagarli e di gratificarli, sono disposti a fare i gesti più eclatanti, a compiere azioni roboanti e ad avere atteggiamenti inconsulti. Le notizie d’azioni folli, compiute dai giovani per ammazzare la noia, sono sempre di più e stanno suscitando la psicosi tra la gente.
Giovani caratterizzati da una vita monotona, che cercano attraverso atti eroici di far salire l’adrenalina, commettendo facili errori che portano conseguenze gravi e fanno male a persone innocenti. In molti casi, le azioni sono filmate e mandate in rete affinché tutti vedano quello che i protagonisti sono capaci di fare. La monotonia d’ogni giorno, la mancanza di sani ideali, induce tanti giovani all’insofferenza manifestata da una chiusura verso gli altri e dalla suscettibilità. Per cercare di vincere il disagio esistenziale lanciano dei chiari segnali d’aiuto con un atteggiamento di ribellione, con una condotta qualunquista e un look bizzarro: “Anche ridendo, il cuore può esser triste; e l’allegrezza può finire in dolore” (Proverbi 14:13).
Ci sarà un fine a tutto questo? Quale altra cosa sarà fatta da chi non sa come ammazzare il tempo? I giovani che ricercano nella trasgressione, nel divertimento e nello sballo ciò che appaghi il vuoto del cuore, diventano sempre più insoddisfatti, delusi e insofferenti, incamminandosi in un tunnel senza uscita.
La Bibbia rivela che la vita vissuta lontano da Dio produce sempre delusioni, incontentabilità e dolore: “Non vi è pace per gli empi, dice il Signore” (Isaia 48:22).

Il rimedio

Esiste un rimedio alla noia giovanile che non sia un palliativo, una soluzione momentanea, un espediente umano?
La Scrittura indica la Persona e l’opera di Gesù come l’unica via per ottenere il perdono dei peccati, per diventare una nuova creatura e realizzare la salvezza: “Sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato sé stesso per me” (Galati 2:20).
Gesù, il Figlio di Dio, è in grado di cambiare radicalmente chiunque e donare “vita esuberante”.
La salvezza in Cristo trasforma e produce una vita appagata, soddisfatta; la noia sarà sostituita dall’entusiasmo e dalla gioia di vivere per il Signore: “Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: Ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, farò scorrere dei fiumi nella steppa” (Isaia 43:18, 19).
Caro lettore, se vivi una vita insoddisfatta e ricorri a tanti espedienti con lo scopo di vincere la noia, rimanendo continuamente deluso, sappi che soltanto l’esperienza della nuova nascita in Cristo, seguita da una vita vissuta secondo la Parola di Dio potrà appagare il tuo cuore: “Ecco, è per la mia pace che io ho avuto grande amarezza; ma tu, nel tuo amore, mi hai liberato dalla fossa della decomposizione, perché ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati… Il Signore mi salva!…” (Isaia 38:17, 20).

Paolo Faia