Un convegno sul diavolo, tenutosi a Torino qualche anno fa, ed al quale sono intervenuti teologi, sociologi, antropologi, linguisti, psicologi, esperti in statistica ed in magia, rende evidente quanto l’argomento sia di grandissima attualità. Il convegno, a nostro parere, non ha risposto alle aspettative di molti, infatti, uno degli intervenuti ha affermato: “Ci hanno spiegato quel che pensavano i greci, gli ebrei, i ‘vecchi credenti’ russi. Hanno fatto l’elenco dei suoi nomignoli popolari, dei proverbi e delle superstizioni che lo riguardano. Ma di lui, del principe di questo mondo, si son guardati di parlare”. Da allora tutti hanno esposto la loro opinione su questo personaggio ritenuto talvolta mitico, o soltanto frutto della fervida immaginazione umana. Ma è bene ricordare quanto affermava Charles Baudelaire (1821-1867), il poeta francese noto, oltre che per le sue pro­poste poetiche rivoluzionarie, anche per la sregolatezza della sua vita, e cioè che il capolavoro di Satana “consiste proprio nell’averci convinto che egli non esiste”. È importante, invece, inquadrare esattamente la figura del diavolo attraverso la descrizione particolareggiata che ne fa la Sacra Scrittu­ra, affinché i credenti non ignorino le sue macchinazioni (cfr. 2 Co­rinzi 2:11).

UN RITRATTO PRECISO

L’apostolo Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, parla di lui come del “… vostro avversario, il diavolo …” (I Pietro 5:8). “Avversario”, infatti, è il significato di Satana, come è denominato in ebraico. Il termine “diavo­lo” invece è greco e significa “calunniatore”. I due termini conducono inevitabilmente alla conclusione che si tratta non di una forza o di un’energia impersonale, ma di una “persona” che agisce in opposizione a Dio, il Creatore e contro i seguaci di Dio e di Cristo. E’ descritto come “il vostro avversario”, perché il suo scopo e la sua ambizione sono di de­turpare e cancellare l’immagine divina impressa nell’uomo.

Satana è uno degli angeli che peccarono e “… non conservarono la loro dignità …” (Giuda 6). La Bibbia lo configura in modo ben preciso: egli è un angelo decaduto. Prima della creazione dell’uomo, Dio aveva creato degli esseri intelligenti, puri, spirituali chiamati nella Bibbia angeli, cioè inviati o messaggeri:”… spiriti al servizio di Dio, mandati a ser­vire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza” (Ebrei 1:14; Vers. N. R.).

Un articolo di fede delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I., così si esprime: “Crediamo all’esistenza degli angeli creati tutti puri e che una parte di questi, caduti in corruzione e perdizione irreparabili, per diret­ta azione di Satana, angelo ribelle, saranno con lui eternamente puniti”. Ora è”… il principe della potestà dell’aria …” (Efesini 2:2) che guida “… le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti” (Efesi­ni 6:12). Spesso, per indurre gli uomini al male “si traveste da angelo di luce”, ma, per grazia, Cristo ha liberato dalle sue macchinazioni tutti co­loro che Lo riconoscono come Salvatore e Signore. Queste “tenebre” so­no intellettuali, morali e spirituali (cfr. Colossesi 1:13). Il diavolo è descritto nel Nuovo Testamento in diversi modi. In Apo­calisse 20:2 di lui è detto: “il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, Satana …”; è descritto anche come colui che “va attorno come un leone ruggente …” (I Pietro 5:8; Vers. N.R.); “il tentatore” (Matteo 4:3); “il maligno” (Giovanni 17:15); “omicida”, “bugiardo” e “padre della men­zogna” (Giovanni 8:44). Questi particolari del suo carattere rivelano il suo scopo e la sua strategia malefica.

LA SUA STRATEGIA

L’avversario, siccome è astuto, sa camuffarsi in modo da raggiungere il suo proposito che, com’è stato detto, è quello di offuscare, deturpare e cancellare nell’uomo l’immagine divina. Generalmente non si fa nota­re, ma agisce con le sue insidie, con le sue manovre e le sue frodi. Agisce per mezzo di stimoli esterni, così da alimentare desideri smodati e pas­sioni brutali. Talvolta, agisce perfino servendosi di apparenti desideri innocenti e perfino legittimi, per nascondere la sua opera di seduzione. Non esistono limiti alla sua astuzia, tuttavia la strategia che adotta può essere identificata, perché la sua tattica è sempre quella di impedire l’opera di Dio nei cuori. Egli incoraggia quindi l’incredulità, le false speranze, la superbia, la vanità, la disubbidienza alla Parola di Dio. Mentre nell’Antico Testamento il diavolo si presenta genericamente come l’oppositore dei piani divini in favore degli uomini, nel Nuovo Te­stamento la sua personalità ed i suoi scopi sono messi molto più in evi­denza. Questo a riprova della fallacità delle concezioni moderne intor­no a lui, che farebbero risalire la sua esistenza soltanto a teorie, a miti e leggende pagane ed orientali. Il Nuovo Testamento lo presenta con maggiori particolari, rive­lando l’opera redentrice di Cristo in quanto “… Per questo il Figliuol di Dio è stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo” (I Giovanni 3:8); e vi è ancora scritto che “… il mondo giace sotto il po­tere del maligno” (I Giovanni 5:19), nel senso che tutta la creazione, a causa del peccato, è tenuta in ostaggio dal diavolo. Gesù è venuto per “… annunziare la liberazione ai prigionieri, … a rimettere in libertà gli oppressi” (Luca 4:18), per liberare il territorio occupato dall’av­versario di Dio e ristabilire l’ordine. Purtroppo egli può manipolare gli eventi del mondo “con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati” (II Tessalonicesi 2:10). Certamente questo testo si riferisce direttamente all’anticristo, ma dobbiamo riconoscere che “… lo spirito dell’anticristo … ora è già nel mondo” (I Giovanni 4:3). Il diavolo confonde i pensieri degli “increduli, ai quali il dio di que­sto mondo ha accecato le menti, affinché non risplenda loro la luce del vangelo della gloria di Cristo, che è l’immagine di Dio” (II Corinzi 4:4; Vers. N.R.).

Il maligno infligge anche delle malattie, soprattutto di carattere psi­cosomatico. In Luca 13:11 si parla di “una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito che la rendeva inferma”, e Gesù dice di lei “che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni” (Luca 13:16). Satana è descritto come “colui che aveva il potere sulla morte”, ma Gesù Cristo, distruggendo l’avversario, ha liberato “… tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita” (Ebrei 2:14, 15).

È LIMITATO

Nonostante sia sempre considerato potente ed incuta terrore, il diavolo, proprio perché “padre della menzogna”, si presenta molto più autorevolmente di quello che realmente è, infatti, egli è il millan­tatore per eccellenza. Si vanta esageratamente ed evidenzia la super­bia che inizialmente lo fece cadere dal proprio stato di angelo protet­tore del trono di Dio. Troppe persone, perfino cristiani, sono terrorizzati da Satana, ma ri­cordiamo che egli agisce quando gli si fa spazio e lo si riconosce come “dio di questo secolo”. Quindi in questo senso è l’antidio, ma non ha la stessa potenza ed autorità dell’Eterno creatore e Signore. L’idea manichea di due principi ugualmente divini, il bene ed il ma­le, che si scontrano sul campo di battaglia di questo mondo, è biblica­mente infondata. Secondo la Sacra Scrittura il diavolo è limitato ed agi­sce sull’uomo nella misura che questi glielo permette. Satana, “omicida fin dal principio” (Giovanni 8:44), ha lo scopo di separare l’uomo da Dio, perché sa che soltanto così può avere podestà su lui.

LA NOSTRA VITTORIA

Come possiamo difenderci dagli attacchi del diavolo? Come possiamo evitare di cadere vittime delle sue insidie? L’unica sicurezza è indossare “la completa armatura di Dio”, cosi com’è illustrata minu­ziosamente in Efesini 6:10-18. Questa è la descrizione dell’armatura dei soldati romani, adattata in chiave spirituale per “star saldi contro le insidie del diavolo’; e si compone:

a. Della “verità per cintura” (v. 14a), cioè la totale verità della Paro­la di Dio;

b. “La corazza della giustizia” (v. 14b), cioè l’integrità di una co­scienza onesta rinnovata dalla grazia di Dio;

c. “Come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pa­ce” (v. 15), cioè la fermezza provveduta dalla certezza di essere ricon­ciliati con Dio;

d. “Lo scudo della fede” (v. 16), cioè fiducia totale in Cristo e nelle Sue promesse;

e. “L’elmo della salvezza” (v. 17a), cioè la difesa della nostra mente dagli attacchi del nemico, certi della potenza di Dio;

f. “La spada dello Spirito, che è la Parola di Dio” (v. 17b), l’arma che Gesù stesso ha usato per sconfiggere Satana durante la tentazione nel deserto;

g. “Pregate in ogni tempo, per mezzo dello Spirito” (v. 18), questo è l’esercizio quotidiano nell’uso dell’armatura di Dio. La preghiera serve per non temere l’avversario e per potergli resistere. Appartenere a Cristo, essere cioè rigenerati e vivere per mezzo dello Spirito Santo mediante la Parola di Dio, è la garanzia assoluta che Satana non può avere alcuna signoria.

Cristo ha vinto “il principe di questo mondo”. Nella Sua risurrezione “Ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spetta­colo, trionfando su di loro per mezzo della croce” (Colossesi 2:15; Vers. N.R.). “Io vedevo Satana cadere dal cielo come folgore” (Luca 10:18; Vers. N.R.) ed il maligno ha sulla terra soltanto “breve tempo”. Satana si illude, ed illude anche gli altri, sul fatto che egli sia vera­mente il dominatore del mondo. Sa bene invece, “di non avere che breve tempo”, e che non può andare oltre i limiti permessi da Dio. Gli incre­duli sono prigionieri del diavolo, che li conduce dove vuole, ma chi ha accettato Gesù Cristo come proprio Salvatore e Signore è libero. Anche se tentato dall’avversario con l’intento malizioso di indebolirlo, il cre­dente nato di nuovo è al sicuro dai suoi attacchi, perché Gesù Io ha vin­to per sempre. Non dobbiamo temere le sue insidie, perché ”… Dio è fe­dele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscirne, affinché la possiate sopporta­re” (I Corinzi 10:13; Vers. N.R.).

Il Signore permette che il credente sia provato per renderlo consa­pevole della forza della sua fede, “affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell’oro che perisce, e tutta­via è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo” (I Pietro 1:7; Vers. N.R.). Egli ha promesso che “…triterà tosto Satana sotto ai vostri pie­di …”(Romani 16:20).

Inoltre se siamo decisi e facciamo resistenza, il diavolo fugge:”… Sot­tomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi” (Giacomo 4:7). Purtroppo spesso avviene il contrario, “diamo spazio” all’avversario e resistiamo ai suggerimenti santi e preziosi dello Spirito Santo. Se, invece, preghiamo chiedendo l’aiuto del Signore e rimania­mo saldi nella verità, il nemico dovrà allontanarsi e fuggire da noi. Basta sempre ricordare che Satana è stato sconfitto, perciò “Resistetegli stan­do fermi nella fede … Or il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo… vi perfezionerà egli stesso, vi renderà fer­mi, vi fortificherà stabilmente. A lui sia la potenza, nei secoli dei secoli. Amen” (I Pietro 5:9-11; Vers. N.R.).